by Andrea Melatti Andrea Melatti

“Il riciclaggio dei materiali ferrosi è un settore specifico del riciclaggio dei rifiuti, e consiste in un insieme di operazioni che vengono svolte sui rifiuti composti da ferro per ottenere nuovo materiale da reimmettere nei processi produttivi.” (wikipedia)

Il processo di smaltimento dei rifiuti ferrosi è, come per carta e plastica, molto importante per l’ambiente e la salute umana.

E oggi proprio dei materiali ferrosi vi vogliamo parlare, cercando di approfondire e capire le novità del 2018.

Iniziamo col dire che ferro si utilizza in varie forme (ghisa, acciaio da costruzione, acciaio speciale, acciaio per utensili) in base alle specifiche caratteristiche che sono richieste: durezza, malleabilità, resistenza fisica o chimica.

Il riciclaggio dei materiali ferrosi viene fatto a partire da rifiuti provenienti da:

  • raccolta differenziata su suolo pubblico
  • centri di raccolta industriali
  • da impianti di incenerimento dei rifiuti, dove i materiali ferrosi vengono estratti magneticamente.

Una novità importante c’è stata nella delibera del 24 aprile 2018 (operativa dallo scorso 15 giugno) con la quale il Comitato nazionale dell’Albo nazionale gestori ambientali ha individuato la sottocategoria 4-bis: imprese che effettuano attività di raccolta e trasporto di rifiuti non pericolosi costituiti da metalli ferrosi e non ferrosi.

Essa prevede che “le imprese, che si iscrivono nella sottocategoria che entrerà in vigore il 15 giugno 2018, possono raccogliere e trasportare fino a un quantitativo annuo non superiore a 400 tonnellate”. Questo vale per una serie di materiali tra cui:

  • rifiuti metallici;
  • limature e trucioli di metalli ferrosi;
  • imballaggi metallici;
  • zinco;
  • ferro e acciaio;
  • rifiuti ingombranti;
  • rame, bronzo e ottone.

In più, tali imprese, che decidono di iscriversi alla sottocategoria, devono rispettare alcuni criteri:

  • non è consentita la contemporanea iscrizione nelle categorie dell’Albo relative al trasporto dei rifiuti;
  • la quantità trasportata annualmente non può superare le 400 tonnellate;
  • il diritto annuale di iscrizione è pari a 50 euro.

Effettuata l’iscrizione, l’impresa potrà usufruire delle modalità semplificate, dettate nel Decreto del 1° febbraio 2018 del Ministero dell’ambiente.

I principali aspetti del decreto sono:

  • Esso si applica alle imprese che esercitano attività di raccolta e trasporto dei rifiuti non pericolosi di metalli ferrosi e non ferrosi iscritti all’Albo nazionale gestori ambientali;
  • Nel caso di raccolta presso più produttori o detentori svolta con lo stesso veicolo, i rifiuti non pericolosi di metalli ferrosi e non ferrosi sono accompagnati da un modello semplificato di Formulario di identificazione del rifiuto, di cui all’ Allegato A del Decreto e compilato secondo le Istruzioni dell’Allegato B (sostanzialmente le modalità di compilazione sono quelle classiche);
  • È confermata l’emissione, da parte dell’azienda che effettua la raccolta ed il trasporto, di 4 copie del Formulario. Ciascun produttore/detentore firma le copie del formulario; una copia rimane presso l’ultimo produttore/detentore e le altre tre copie sono trattenute dal trasportatore. Solo successivamente, arrivate dal destinatario, le tre copie rimaste sono firmate e datate. Una copia del formulario è conservata dal trasportatore e una dal destinatario; quest’ultimo provvede a restituire la quarta copia in originale all’ultimo produttore e a trasmettere, anche tramite posta elettronica certificata, una fotocopia del formulario agli altri produttori o detentori intervenuti;
  • Le imprese cui è rivolto il decreto possono adempiere all’obbligo di tenuta dei registri di carico e scarico mediante la conservazione in ordine cronologico per cinque anni dei formulari dei rifiuti.

Un processo, quello del riciclo dei materiali ferrosi che riguarda prevalentemente gli imballaggi di acciaio che, a loro volta, sono presenti in varie forme così come descrive difesambiente.it:

  • banda stagnata (latta): un foglio di acciaio ricoperto su entrambi i lati da un sottile strato di stagno, che evita l’ossidazione e la corrosione dell’acciaio, impiegato per barattoli e scatolette per generi alimentari;
  • banda cromata: un foglio di acciaio ricoperto con cromo e ossidi di cromo, impiegato soprattutto nelle produzioni di fondi e coperchi di tappi corona;
  • lamierino o banda nera: un foglio d’acciaio laminato a freddo, senza rivestimenti di altri materiali, usata per la fabbricazione dei fusti a utilizzo industriale.

E se i materiali ferrosi non sono distinti da altri elementi?

In questo caso si procede alla loro selezione attraverso sistemi magnetici a cui seguiranno pulitura, frantumazione ed eliminazione dello stagno, ottenendo quindi un materiale pronto per l’acciaieria e/o per la fonderia.

Se hai dei materiali ferrosi da riciclare, o se vuoi informazioni sulla cessione del rifiuto, puoi affidarti a noi.

Di noi ti puoi fidare, siamo gli specialisti del settore!

Dove siamo? A Montesilvano, in via Mascagni 18.

Preferisci il contatto mail? info@newedy.com

Puoi raggiungerci quando vuoi e saremo ben felici di rendere pulito il tuo ambiente e farti stare meglio.