by Andrea Melatti Andrea Melatti

Ferro, materiale ferrosi e metallici: tutti elementi importanti per il nostro vivere quotidiano.

Per noi è preziosa fonte di lavoro!

Ma c’è un elemento chimico che davvero è determinante per noi: è il rame.

Le sue caratteristiche sono davvero tante e ve ne elenchiamo solo alcune:

  • E’ l’unico metallo colorato oltre all’oro,
  • è il metallo non ferroso più usato in metallurgia dopo l’alluminio.
  • è un eccellente conduttore di elettricità e di calore,
  • è riciclabile infinite volte, senza che perda le sue proprietà originali.

Hai visto quanto è importante? A tal punto è oggetto di furti!

Davvero, non stiamo scherzando; girando sul web per cercare notizie sul rame, siamo capitato sul sito interno.gov.it, leggete cosa è scritto:

“Il fenomeno criminale dei furti di rame colpisce società operanti nel settore dei trasporti, dell’energia e delle telecomunicazioni, e anche aziende elettrotecniche e elettroniche attive nella produzione e nell’utilizzazione di beni prodotti con l’impiego di rame. Questi furti, oltre a provocare l’interruzione di pubblici servizi essenziali con ripercussioni di natura economica e sociale di particolare rilievo, possono avere conseguenze per quanto riguarda la sicurezza e l’ordine pubblico.”

E di furti ne avvengono all’ordine del giorno in Italia!

Perché? Per una delle sue peculiarità (copperalliance.it):

“II rame è il miglior conduttore dell’elettricità dopo l’argento. Oltre a considerazioni sui costi e sulla conduttività elettrica, il rame è apprezzato per la sua duttilità, robustezza, resistenza al creep e alla corrosione. E’ quindi possibile ottenere fili molto sottili, compatibili con tutti i moderni materiali isolanti, per esempio gli smalti, utilizzati negli avvolgimenti. Inoltre è sufficientemente forte e flessibile da sopportare avvolgimenti molto stretti senza rompersi.”

Ti abbiamo già accennato alle caratteristiche più importanti del rame, adesso approfondiamo l’argomento.

Iniziamo con dire che “il rame è il metallo più importante dei periodi più remoti della storia, poiché grande era la quantità disponibile, assai estesa la distribuzione del materiale grezzo e il minerale poteva essere ottenuto praticamente alla superficie del suolo, per quanto nel II millennio in poi si coltivassero anche vere e proprie miniere. Il rame puro allo stato ‘libero’ o nativo si trova in molte località dell’Europa e dell’Oriente antico ed è quello che fu adoperato dalle popolazioni di cultura neolitica.”

Da sottolineare però che l’utilizzo del rame allo stato puro può non essere sufficiente per rispondere a una determinata applicazione, ecco perché il suo uso è più diffuso in forma di leghe metalliche.

Ne esistono circa 400 ma quelle più diffuse sono (il-rame-nobilita-la-casa.it):

  • l’ottone è una generica lega di rame e zinco. A seconda del contenuto di zinco, si determinano la resistenza meccanica e all’abrasione, la lavorabilità, la duttilità, la durezza, il colore, l’antibattericità, lo scambio termico e la resistenza alla corrosione. Una lega con circa il 40% di zinco viene usata per produrre i nostri rubinetti.
  • Il bronzo, lega formatada rame e stagno. L’elevata resistenza alla corrosione dei bronzi spiega il larghissimo uso in costruzioni navali, o per materiali a contatto con liquidi o atmosfere corrosive. Sono state sviluppate circa 4 millenni fa ed erano così importanti da avere dato il nome ad un’epoca: l’età del bronzo.

In realtà la lega di rame più “forte” è quella col berillio, con un carico di rottura che arriva fino a 1500 N/mm².

Questo evidenzia la grande resistenza e duttilità dell’elemento chimico rame, aspetti che permettono un sono utilizzo per esempio nel costruire TV, lettori DVD, iPad, lampade, cellulari, lavatrici; oppure nelle automobili sotto forma di cavi per portare elettricità: batteria alle luci, a computer di bordo, al sistema di navigazione, alla chiusura elettrica dei finestrini, etc.

Il rame si può fondere? Certo! Ma non è uno scherzo: bisogna raggiungere una temperatura di 1085 °C.

Temperature altissime come per il ferro, ricordi? Ne abbiamo parlato qui:

“Sapevi infine che il ferro può essere fuso? E non avviene in modo banale: bisogna raggiungere i 1530°C!!!”

Come puoi ben capire non basta un semplice forno… ma un altoforno e, per la precisione un forno a crogiolo (wikipedia):

“[…] funziona secondo il principio di un trasformatore. Il metallo fuso si comporta come un secondario chiuso in cortocircuito (quindi interessato da correnti elevate), mentre il primario è costituito da un avvolgimento collegato ad una alimentazione in corrente alternata. Per riscaldare la massa da trattare si sfrutta l’effetto Joule dovuto alle correnti parassite (dette anche di Foucault) e alle correnti di conduzione.”

Un consiglio: vista la duttilità del rame, prima di inserirlo nel forno, sarebbe meglio compattarlo per agevolare il processo di fusione.

Non puoi fondere rame ma vorresti smaltirlo? Il modo c’è e lo detta la legge 28/12/2015, n. 221.

Nel dettaglio il comma 1-bis che va a integrare l’articolo 158 del decreto legislativo 03/04/2006, n. 152:

“Il produttore iniziale o altro detentore dei rifiuti di rame o di metalli ferrosi e non ferrosi che non provvede direttamente al loro trattamento deve consegnarli unicamente ad imprese autorizzate alle attività di trasporto e raccolta di rifiuti o di bonifica dei siti o alle attività di commercio o di intermediazione senza detenzione dei rifiuti, ovvero a un ente o impresa che effettua le operazioni di trattamento dei rifiuti o ad un soggetto pubblico o privato addetto alla  raccolta  dei  rifiuti, in conformità all’articolo 212, comma 5 (obbligo di iscrizione all’Albo nazionale dei gestori ambientali), ovvero al recupero o smaltimento dei rifiuti, autorizzati ai sensi delle disposizioni della parte quarta del presente decreto.”

Disposizione di legge a cui abbiamo accennato parlando della cessazione del rifiuto:

“Può un rifiuto cessare di essere tale? Sì, quando ‘è stato sottoposto a un’operazione di recupero’”.

Siamo nel fornire servizi di commercializzazione di rottami ferrosi e metallici, ti invitiamo a contattarci nel caso di necessità!

Dove ci trovi? A Montesilvano in via Mascagni, 18 oppure puoi chiamarci allo +39 085 46 86 003.

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